Felice Todde
DINO CIANI. Percorsi interrotti
Con un Ricordo di un'amica di Nandi Ostali e un'Introduzione di Alberto Saravalle
Questo libro racconta le principali vicende di Dino Ciani, della sua vita e della sua parabola artistica, purtroppo breve, ma densa ed estremamente interessante. Musicista non convenzionale, studiò privatamente con Bianca Rodinis e Martha Del Vecchio, sua insegnante prediletta. Sotto la sua guida si diplomò quattordicenne come privatista a Santa Cecilia, col massimo dei voti. Seguì poi le lezioni di Alfred Cortot, ultimo dei suoi allievi importanti, a Parigi, a Losanna e a Siena, sin quasi alla morte del maestro nel 1962.
Dopo aver vinto il secondo premio al concorso “Liszt-Bartók”, intraprese una carriera che, gradualmente, lo portò nei principali teatri e sale da concerto. Aveva un ampio repertorio e sempre nei suoi concerti c’era un senso complessivo o un filo conduttore.
Suonò con Claudio Abbado, Riccardo Muti, Gianandrea Gavazzeni, Vittorio Gui, Thomas Schippers, John Barbirolli, Carlo Maria Giulini e tanti altri direttori.
Oltre possedere specialissime caratteristiche pianistiche e musicali («Pianista-musicista» l’ha definito il suo amico Maurizio Pollini), Dino Ciani aveva una personalità ricca e sfaccettata. Adorava l’opera lirica, della quale aveva una conoscenza molto profonda, amava il teatro, la pittura, il cinema, le arti. La sua cultura, musicale ed extramusicale era enorme, ma senza la minima ombra di saccenteria: la lettura di libri impegnativi era per lui, aiutato da una memoria straordinaria, quasi un gioco. E aveva uno spiccato senso dell’umorismo.
Furono fondamentali per lui gli anni che visse in una casa sul Lago Maggiore, luogo di studio, ma sempre aperta agli amici, musicisti e non. Qui si faceva musica: seriamente (ore ed ore a quattro mani con Nikita Magaloff e i Concerti di Mozart con Gavazzeni), e per divertimento, in serate conviviali, ripassando e cantando alla brava opere intere con Pollini ed altri amici. Poi il trasferimento in una grande villa a Sacrofano, vicino a Roma, e dopo una breve tournée negli Stati Uniti con Giulini, l’incidente e la morte.
In queste pagine, mediante ricordi e testimonianze, si cerca di delineare la personalità complessiva, artistica e umana, di Dino Ciani, senza indugiare su aspetti strettamente tecnici, nell’intento d’interessare sia gli intenditori che i semplici appassionati.
Discografia di Alberto Notarbartolo
PIA2017
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Autore: Felice Todde
DINO CIANI. Percorsi interrotti
Con un Ricordo di un'amica di Nandi Ostali e un'Introduzione di Alberto Saravalle
Questo libro racconta le principali vicende di Dino Ciani, della sua vita e della sua parabola artistica, purtroppo breve, ma densa ed estremamente interessante. Musicista non convenzionale, studiò privatamente con Bianca Rodinis e Martha Del Vecchio, sua insegnante prediletta. Sotto la sua guida si diplomò quattordicenne come privatista a Santa Cecilia, col massimo dei voti. Seguì poi le lezioni di Alfred Cortot, ultimo dei suoi allievi importanti, a Parigi, a Losanna e a Siena, sin quasi alla morte del maestro nel 1962.
Dopo aver vinto il secondo premio al concorso “Liszt-Bartók”, intraprese una carriera che, gradualmente, lo portò nei principali teatri e sale da concerto. Aveva un ampio repertorio e sempre nei suoi concerti c’era un senso complessivo o un filo conduttore.
Suonò con Claudio Abbado, Riccardo Muti, Gianandrea Gavazzeni, Vittorio Gui, Thomas Schippers, John Barbirolli, Carlo Maria Giulini e tanti altri direttori.
Oltre possedere specialissime caratteristiche pianistiche e musicali («Pianista-musicista» l’ha definito il suo amico Maurizio Pollini), Dino Ciani aveva una personalità ricca e sfaccettata. Adorava l’opera lirica, della quale aveva una conoscenza molto profonda, amava il teatro, la pittura, il cinema, le arti. La sua cultura, musicale ed extramusicale era enorme, ma senza la minima ombra di saccenteria: la lettura di libri impegnativi era per lui, aiutato da una memoria straordinaria, quasi un gioco. E aveva uno spiccato senso dell’umorismo.
Furono fondamentali per lui gli anni che visse in una casa sul Lago Maggiore, luogo di studio, ma sempre aperta agli amici, musicisti e non. Qui si faceva musica: seriamente (ore ed ore a quattro mani con Nikita Magaloff e i Concerti di Mozart con Gavazzeni), e per divertimento, in serate conviviali, ripassando e cantando alla brava opere intere con Pollini ed altri amici. Poi il trasferimento in una grande villa a Sacrofano, vicino a Roma, e dopo una breve tournée negli Stati Uniti con Giulini, l’incidente e la morte.
In queste pagine, mediante ricordi e testimonianze, si cerca di delineare la personalità complessiva, artistica e umana, di Dino Ciani, senza indugiare su aspetti strettamente tecnici, nell’intento d’interessare sia gli intenditori che i semplici appassionati.
Discografia di Alberto Notarbartolo
PIA2017
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Autore: Felice Todde
Caratteristiche | |
Anno di pubblicazione | 2016 |
Collana | Autonomo |
Dati tecnici | pp. XIV+114 - f.to cm. 17x24 - con illustrazioni |
Tipo | Cartaceo |
DINO CIANI. Percorsi interrotti
- Autore: Todde Felice
- Codice: 978-88-6540-173-6
- Disponibilità: Disponibile
-
20,00€